In questo periodo i bramiti dei maschi di cervo sono la colonna sonora del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

♦ Di Jessica D’Andrea ♦
Ogni anno tra le nostre montagne succede tutto questo, ed è bellissimo!
È il periodo degli amori dei cervi: i bramiti dei maschi sono la colonna sonora ovunque, loro cercano di formare dei grandi harem di femmine con cui potersi accoppiare, tentano in ogni modo di controllarne i movimenti fino a sfidare i contendenti nei combattimenti.
Sono animali meravigliosi, che hanno riempito di vita e di energia i boschi e le praterie in quota, tornando ad essere il tassello fondamentale dell’equilibio nella catena alimentare dei grandi mammiferi dagli anni settanta in poi, quando vennero reintrodotti al Parco d’Abruzzo in poche decine di individi insieme ai più timidi e discreti caprioli. Ora sono tanti, qualche migliaio, e senza di loro l’autunno sarebbe ancora silenzioso e un po’ più triste, di quella tristezza dei luoghi dove manca qualcosa, tolto dall’uomo tempo addietro.
Qui la vita della terra può ancora esprimersi al meglio, protetta nel santuario della natura del Parco, dei Parchi, perchè in Abruzzo ne abbiamo quattro belli grandi e tante piccole riserve. Qui possiamo ancora ricordare da dove veniamo e quale è la nostra casa.
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